sabato 11 febbraio 2012

34 etapa 0 km Rio Gallegos-Rio Grande



Colazione alla stazione di servizio che alle 8 è già operativa e ha anche il collegamento internet.
Un cavalcavia mi separa dalla stazione dei bus così non rischio di arrivare tardi.
La stazione è piena di gente in attesa. I bus sono il mezzo di trasporto per eccellenza.
Caricare la bici è semplicissimo, il bus è più datato e non ha il bagagliaio dedicato ma un unico grande scomparto e ha griglie metalliche che proteggono parabrezza e fari.
Vicino a me siede un ragazzo giapponese di Osaka. Simpatico, alla buona che come ogni giapponese che si rispetti fotografa tutto.



La prima frontiera del Cile ci costa 2 ore di sosta. Quella successiva con l'Argentina leggermente meno. Il controllo dei pulman alla frontiera è interminabile, con la bici ci avrei messo non più di 10 minuti.
Un po' di tempo lo perdiamo ad attraversare jn traghetto lo Stretto di Magellano ma ne vale la pena.
Il traghetto arranca a fatica coi motori al massimo, qui il mare non scherza.

3 giovani ragazzi argentini diretti a Ushuaia animano un po' il viaggio.
Uno di loro dice a tutti con orgoglio di avere origini italiane, suo nonno era di Pistoia. Uno dei tre tifa per il Milan, cerca di coinvolgermi in una discussione calcistica e mi dispiace deluderlo con la mia estrema ignoranza in merito. Sono interista “tanto per”, e rimasto fermo a Bordon, Canuti, Anastasi, Oriali, Altafini... tutti giocatori di 35 anni fa a lui 19enne sconosciuti.

Si arriva a Rio Grande i passeggeri si sono affiatati, tutti scendono per una pausa di 10 minuti e io a scaricare la bici.
Fanno cerchio e mi tempestano di tutte le domande che non mi hanno fatto durante la giornata non sapendo che viaggiavo in bici. I bambini più grandicelli fremono.
Sono le 19.00 e la priorità è quella di trovare un collegamento internet per comunicare con la famiglia.
Vado sul sicuro con una stazione di servizio.
La prima cosa che chiedo alla cassiera è “avete un collegamento wi-fi?”
La risposta è “Claro que si.”
Bene, ordino un panino e dell'acqua, accendo il pc ma il collegamento non va.
Quando mi porta il panino faccio notare che non funziona “forse ho sbagliato a digitare la password?”
“No, la password è giusta ma oggi internet non funziona.”
Mi alzo in piedi e con un tono di voce alto abbastanza perchè tutti sentano le faccio il riassunto di come sono andate le cose.
“Mi stai prendendo in giro? La prima cosa che ti ho chiesto è stata se avevate il wi-fi e tu mi hai risposto di si. Ma se internet non funziona avresti dovuto dirmelo. Avresti dovuto dirmi NO oggi non funziona. Me intiendes?” “La cosa che mi interessa è internet, il panino e l'acqua non sono importanti.”
Capisce tutto, dice che proverà subito a riavviare il router.
Dopo 1 minuto internet va. Finisco il panino vado alla cassa a ordinare il caffè. C'è un grande cartello che riporta “Promo 1 caffe grande + 2 medialunas 10 pesos”
Ottimo, prendo quello.
No, non è possibile perchè il caffè al quale si riferisce il cartello è quello del distributore automatico che però è rotto. Quindi la promozione non c'è.
Vorrei rompergli ancora le balle ma lascio perdere. Se la promo non c'è il cartello va tolto oppure includete un caffè con la macchina allo stesso prezzo anziché fare pagare il tutto 7 pesos in più.
Non ci ho dato dentro anche se la pedanteria è una delle mie specialità.
Ora non resta che trovare un alloggio. Giro un po' chiedo ad un uomo se può indicarmi un hotel. Mi dice di lasciare perdere gli hotel che sono cari e mi consiglia un hospedaje che costa poco, i gitani vanno tutti li.
Per curiosità provo a chiedere le tariffe ad un hotel. 380 pesos. Ringrazio ed esco. Sono fermo al semaforo rosso quando si riapre la porta dell'hotel e vengo raggiunto dal portiere. Non è la prima volta che abbassano il prezzo per non lasciarsi sfuggire un cliente.
Invece no, gentilissimo mi da le indicazioni per un hospedaie a buon mercato. Quello dei gitani.
La tariffa è bassa ma non bassissima come dovrebbe essere.
La signora della reception mi accompagna a vedere la camera.
La prima cosa che mi colpisce all'apertura della porta è la corrente di calore che mi inonda come
quelle ventate radioattive che nei film regalano sempre qualche superpotere.
In camera ci saranno 50 gradi. 2 stufe catalitiche sputano calore alla potenza massima. Se non altro la camera è sterilizzata. Sono stufe vecchie che dove non sono arrugginite sono state pitturate a pennello con dei fondi di barattolo di vernice. Cerca di abbassare la fiamma e non so come ma posso immaginarlo, il vetro di protezione cade all'interno del crogiolo.
In quella stanza non ricovererei neanche la bici così le dico “è perfetta! Muy bien”
Spiego che sono abituato a dormire al gelo in tenda e preferirei che venissero spente le stufe chiudendo magari anche la saracinesca del gas. Vedo già l'articolo sul giornale locale “Gitano morto nella notte per l'esalazione di una delle due stufette catalitiche presenti nella stanza. Avviata un'inchiesta per stabilire quale delle due”
Mi accontenta e si congeda. Anche se non se lo meriterebbe perchè durante il viaggio si è comportata benissimo porto la bici in stanza con me.
Non conosco definizione per descrivere la stanza. Ho la sensazione di trovarmi in una tazza del cesso ma color verde rame. Alzo le coperte per controllare le lenzuola del letto matrimoniale. Una parte è stroppicciata come se qualche gitano ci avesse già dormito. Sfodero il sacco a pelo e l'amuchina gel.
Punto la sveglia presto, per scaramanzia, nel caso dovessi addormentarmi.







6 commenti:

  1. bravo mario...ma e incredibile....secondo me dovresti fare lo scrittore....riesci a farmi leggere piu di 4 righe senza fermarmi e non dover tornare indietro a rileggerle .
    Ma comunque e la mia impressione magari mi sbaglio sembra un po troppo turistico il viaggio ...me lo aspettavo un po piu selvatico.
    ciao asta pronto!!

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  2. Potremmo fare una colletta e mandarti in albergo ... Sempre meglio che una tazza del vater... a me la descrizione del letto basta per definirlo un viaggio molto avventuroso e soprattutto selvatico :-)

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  3. Stai dicendo per davvero in quella foto che se quella pietra è bagnata pioverà o è uno scherzo? Secondo me è uno scherzo. Ciao Testa Pelata

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  4. se è bagnata vuol dire che sta piovendo...

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  5. Previsioni del tempo semplici,ma .....attendibili?

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