giovedì 5 dicembre 2013

Leggere Gratis.



Oggi la notizia.
La vendita di libri in questi ultimi 2 anni è calata del 14%.
Non mi è difficile far mente locale su cosa sia successo due anni fa.
Il 1 settembre 2011 entrò in vigore la "legge Levi" dal nome del primo firmatario Ricardo Franco Levi, deputato del Partito Democratico.
PD.
Lettori accaniti compratori di libri appuntatevi in vista nome e partito.

Per quello che mi riguarda i miei 2 euro per le primarie glieli infilo volentieri se si tirano giù le mutande chinandosi.

La legge stabilisce un tetto massimo del 15 per cento allo sconto che tutti i venditori (dai piccoli librai, alla grande distribuzione, agli store online) possono applicare sul prezzo di copertina.

Prima della legge compravo in media 4 libri al mese.
Nel 2013 ne ho comperati 2.
Non leggo meno, anzi, la biblioteca comunale vale 100 delle migliori librerie.
Ringrazio Franco Levi per il ravvedimento occorsomi ma non avrà la mia stima. Imporre un tetto di massimo sconto è una cosa che nel commercio non si è mai vista e a quanto pare ha danneggiato proprio gli editori e le librerie che si prefiggeva di proteggere. Fin dal primo momento ho capito che non poteva essere una bella mossa ma a quanto pare ne Franco ne tutto il consenso bipartisan hanno avuto il sospetto. Avessero deciso il dafarsi i 4 pensionati del bar arci di santa maria avrebbero fatto meglio.
Ora anche se mettete la retro continuerò a frequentare la biblioteca comunale perchè il personale è gentile e preparato, si trova praticamente tutto e il servizio è già compreso nelle tasse che paghiamo. Grazie Franco e tutti gli altri, ora fate sta legge elettorale e poi nel frattempo riposatevi.

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